Il bilancio d’esercizio: cos’è, chi lo redige e come è strutturato
- Studio Brandi
- 27 gen 2012
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 30 ott

Il bilancio d’esercizio è il documento che riassume la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di un’impresa alla fine di ogni anno. Attraverso il bilancio, l’imprenditore e i soggetti esterni (banche, soci, fisco, investitori) possono comprendere come l’azienda ha gestito le proprie risorse e quali risultati ha conseguito.
L’obiettivo del bilancio è quello di:
rappresentare in modo veritiero e corretto l’andamento dell’attività;
valutare la solidità economica e finanziaria dell’impresa;
fornire dati utili alle decisioni future e alla pianificazione strategica.
Il bilancio è redatto dagli amministratori della società, che hanno il compito di predisporlo entro 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio (180 giorni se lo statuto lo consente e sussistono particolari esigenze).
Una volta approvato dall’assemblea dei soci, il bilancio viene depositato presso il Registro delle Imprese entro 30 giorni.Laddove esista un organo di controllo (Collegio sindacale o revisore legale), questo deve esprimere il proprio parere sulla correttezza del bilancio e sulla coerenza delle informazioni fornite nella relazione sulla gestione.
Tutte le società di capitali (S.r.l., S.p.A., S.a.p.A.) sono obbligate alla redazione del bilancio, mentre per le società di persone e le ditte individuali in contabilità ordinaria valgono principi analoghi, anche se in forma semplificata. Il bilancio si compone di tre documenti principali, che insieme forniscono una visione completa della gestione aziendale:
1. Stato patrimoniale
Rappresenta la fotografia della situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa alla data di chiusura dell’esercizio. Mostra:
Attività: beni, crediti, disponibilità liquide;
Passività: debiti e impegni finanziari;
Patrimonio netto: capitale sociale e utili o perdite non distribuiti.
2. Conto economico
Riassume ricavi e costi dell’anno, evidenziando il risultato d’esercizio (utile o perdita).Serve per analizzare la redditività operativa e la capacità dell’impresa di generare margini.
3. Nota integrativa
Spiega i criteri di valutazione adottati, fornisce chiarimenti sulle voci di bilancio e illustra eventuali rischi, impegni o garanzie. È fondamentale per garantire trasparenza e leggibilità ai dati contabili.
Per le imprese di dimensioni ridotte, la legge prevede forme semplificate:
Bilancio abbreviato (art. 2435-bis c.c.);
Bilancio per micro-imprese (art. 2435-ter c.c.).
A cosa serve il bilancio
Il bilancio non è solo un obbligo legale, ma uno strumento di analisi e di comunicazione economica. Permette di:
Valutare la gestione e l’efficienza dell’impresa;
Monitorare la sostenibilità finanziaria (equilibrio tra mezzi propri e debiti);
Conoscere i margini di redditività;
Comunicare in modo credibile con banche, investitori e fornitori.
Un bilancio redatto correttamente contribuisce a migliorare la reputazione aziendale, l’accesso al credito e la capacità decisionale dell’imprenditore.
La redazione del bilancio richiede competenze contabili, fiscali e giuridiche.Errori di classificazione, valutazione o interpretazione possono compromettere la rappresentazione veritiera e generare rischi fiscali o societari.
Affidarsi a un professionista esperto consente di:
garantire correttezza formale e sostanziale;
ottenere analisi di bilancio evolute (indici, flussi, margini, rating MCC);
pianificare in modo consapevole la strategia fiscale e finanziaria.
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