Cos’è l’analisi di bilancio e perché è fondamentale per la tua impresa
- Studio Brandi
- 30 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Ogni impresa, piccola o grande, vive di numeri: costi, ricavi, margini, debiti, investimenti. Ma i numeri, da soli, non bastano. Per capire davvero come sta andando un’azienda, serve interpretarli in modo corretto. L’analisi di bilancio è lo strumento che consente di leggere in profondità la realtà economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa, trasformando i dati contabili in informazioni utili per decidere, pianificare e crescere.

Cos’è l’analisi di bilancio
L’analisi di bilancio è una tecnica che consente di comprendere la gestione economica, finanziaria e patrimoniale di un’azienda in modo dettagliato.Attraverso di essa è possibile:
percepire la dinamica della gestione trascorsa, analizzando i risultati ottenuti;
valutare lo stato di salute complessivo dell’impresa;
formulare stime attendibili sull’evoluzione futura della gestione aziendale.
In altre parole, serve a trasformare il bilancio da semplice adempimento contabile a strumento di controllo e pianificazione strategica.
Continua a leggere per scoprire chi effettua l’analisi di bilancio, come si realizza e quali indicatori servono per misurare la solidità della tua azienda.
Chi effettua l’analisi di bilancio
L’analisi di bilancio può essere condotta da diversi soggetti, a seconda delle finalità:
commercialisti e consulenti aziendali, per monitorare la redditività e prevenire squilibri;
banche e istituti di credito, per la valutazione del rating e l’accesso al credito (MCC, DSCR, ecc.);
soci e investitori, per verificare la remunerazione del capitale investito;
management aziendale, per orientare le scelte operative e strategiche.
In tutti i casi, l’obiettivo è comune: capire dove si trova l’impresa e dove può arrivare.
Come si realizza l’analisi di bilancio
1. Analisi per margini
È un metodo “strutturale”, che mette a confronto le principali classi di attività e passività dello stato patrimoniale per verificare l’equilibrio finanziario.I principali margini sono:
Margine di struttura primario = Patrimonio netto – Immobilizzazioni→ misura la capacità dell’impresa di coprire gli investimenti fissi con mezzi propri.
Margine di struttura secondario = Capitale permanente – Immobilizzazioni→ valuta se il capitale proprio e i debiti a medio-lungo termine coprono le immobilizzazioni.
Capitale Circolante Netto (CCN) = Attività correnti – Passività correnti→ rappresenta l’equilibrio tra fonti e impieghi a breve termine.
Margine di Tesoreria = Crediti + Disponibilità liquide – Debiti a breve→ indica la capacità immediata di far fronte alle scadenze di breve periodo.
Un margine positivo indica equilibrio; uno negativo, invece, segnala tensioni di liquidità o eccessivo ricorso all’indebitamento.
2. Analisi per indici
Consente di sintetizzare la situazione aziendale attraverso indicatori numerici.Tra i principali:
Indici di solidità → rapporto di indebitamento, copertura delle immobilizzazioni;
Indici di liquidità → current ratio, quick ratio;
Indici di redditività → ROI, ROE, ROS, EBITDA margin;
Indici di efficienza → rotazione magazzino, durata media crediti e debiti.
L’analisi per indici è utile solo se svolta in modo comparativo, confrontando i risultati nel tempo e con i benchmark di settore.
3. Analisi per flussi
È la più evoluta: studia la dinamica dei flussi finanziari, ossia come si generano e si impiegano le risorse di cassa.Permette di valutare la sostenibilità della gestione e la capacità di rimborso dei debiti (DSCR), oggi richiesta anche ai fini della normativa sulla crisi d’impresa.
Perché è fondamentale per la tua azienda
L’analisi di bilancio è indispensabile per:
prevenire situazioni di crisi e anticipare eventuali squilibri;
migliorare la gestione finanziaria e i rapporti con le banche;
pianificare strategie di crescita sostenibili;
rafforzare il controllo interno e la consapevolezza decisionale.
Conoscere i propri numeri significa guidare l’impresa con sicurezza, non subirne gli eventi.
Come migliorare i risultati
Per rafforzare gli equilibri patrimoniali e finanziari, alcune azioni concrete possono fare la differenza:
aumentare i mezzi propri o allungare la durata dell’indebitamento;
ridurre i tempi di incasso e ottimizzare i pagamenti;
monitorare mensilmente margini e indici chiave;
utilizzare strumenti digitali per il controllo di gestione e la previsione dei flussi.
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